E’ quasi legge la riforma degli Its, una delle novità richieste dal Pnrr per l’istruzione post scuola secondaria: quelle che d’ora in avanti si chiameranno Its Academy saranno il cuore del sistema terziario di istruzione tecnologia superiore ai quali si accede dopo la maturità (o diploma equivalente). Non sono lauree ma percorsi di specializzazione che hanno lo scopo di promuovere l’occupazione – spiega la legge – e di rafforzare lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza. Formeranno dei tecnici super specializzati. Manca ancora l’ultimo sì della Camera, ma il testo resterà questo.
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Procede la riforma dei corsi ITS
- 27/05/2022
- Pubblicato da: admin
- Categoria: Alternanza Scuola lavoro Educazione e formazione ITS ITS Academy
Il via libera del senato.
Così si formeranno i super tecnici
Ancora un passaggio alla Camera ma c’è l’accordo sul testo, parte una delle riforme del Pnrr. Percorsi di quattro o sei semestri, con lunghi tirocini e insegnanti che vengono dalla imprese. Un occhio alla transizione ecologica e digitale.
Un nuovo sistema
Con le norme approvate il 25 maggio gli Its cessano di essere una sperimentazione su base locale, ma diventano un sistema nazionale che deve rispondere a determinati requisiti di preparazione per gli studenti. Oltre un miliardo è stanziato dal Pnrr per raddoppiare il numero di iscritti che al momento non sono più di diecimila all’anno. I corsi degli Its avranno durata di quattro o sei semestri, sono incentrati soprattutto sulla pratica con 1800 e 3000 ore rispettivamente di tirocinio. Gli insegnanti vengono per la metà dal mondo dell’impresa. In ogni provincia non ci potrà essere più di un Its che fornisce la stessa preparazione. Gli ambiti in cui potranno operare verranno definiti dal ministero dell’Istruzione ma particolare attenzione sarà data ai percorsi che specializzano tecnici per la transizione ecologica, il made in Italy, la transizione digitale e artigianato e turismo.
Il titolo e la laurea
Gli Its nasceranno come fondazioni di cui dovrà far parte almeno una scuola superiore che ne sarà la sede, una struttura formativa regionale, un consorzio di imprese che esprimerà il presidente del Cda e un’università. Ci si diploma con un esame finale le cui modalità saranno stabilite dal ministero e sarà possibile, in base ad accordi speciali con le singole università, una «passerella» per chi decide, dopo aver frequentato l’academy di continuare gli studi: potranno essere riconosciuti alcuni crediti. Ma una delle novità importanti riguarda il valore stesso del titolo di studio: nel caso di percorsi triennali (sei semestri) varrà come un percorso di sesto livello del quadro europeo delle qualifiche proprio come una laurea. Il percorso biennale invece porta al riconoscimento di un quinto livello eqf.