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In arrivo i nuovi corsi ITS Academy
- 14/09/2021
- Pubblicato da: admin
- Categoria: Alternanza Scuola lavoro ITS ITS Academy
Its Academy, i nuovi corsi ITS assimilati alle lauree.
Si chiameranno «Its Academy», i nuovi corsi ITS si occuperanno della «formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze» e daranno un diploma che, nel caso di corso triennale è equivalente a quello della laurea, nelle discipline che riguardano, i trasporti, l’edilizia, il turismo, il made in Italy, i servizi alle imprese, le tecnologie della vita e la transizione ecologica e l’Ict.
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Martedì sarà votata la legge che riforma gli Its, istituti tecnici superiori e li trasforma in una vera e propria «seconda gamba» dell’istruzione terziaria a fianco dei diplomi universitari: si tratta di percorsi con almeno il 30 per cento di laboratori e tirocinii.
Dopo tredici anni di esperimenti a livello locale, gli Its diventeranno una realtà nazionale, con regole uniformi, requisiti minimi e standard di qualità condivisi. E con un diploma che sarà valido per i concorsi pubblici e riconosciuto anche dal ministero dell’Istruzione.
E’ del resto uno dei progetti che sono scritti nel Pnrr, e di cui il premier Mario Draghi aveva parlato nel suo discorso di insediamento.
L’approvazione dei nuovi corsi ITS
Lo scopo è quello di raddoppiare il numero degli iscritti che al momento non tocca i quindicimila. Questa volta la proposta ha trovato fin qui l’accordo di tutti, anche dell’opposizione.
E’ probabile che arrivino ulteriori ritocchi per rendere più stabili i finanziamenti – al di là dei fondi stanziati nel Pnrr che andranno fino al 2026 e sono di 1,5 miliardi – e più rigido il meccanismo di accreditamento. Così almeno chiede il ministero dell’Istruzione che presenterà alcuni emendamenti.
Le novità dei nuovi corsi ITS
Le novità principali della riforma sono queste: l’introduzione dell’accreditamento iniziale e periodico (come avviene con i corsi universitari) come requisito per accedere ai finanziamenti; la revisione delle aree in cui operano gli Its; la ridefinizione della governance e dei requisiti dei docenti; la spendibilità del titolo di studio, l’orientamento e l’istituzione di un organismo di coordinamento nazionale per lo sviluppo degli Its.
Senza dimenticare il meccanismo di ripartizione dei fondi. Uno dei temi più delicati – oltre alla ridefinizione delle aree in cui operano gli Its, che spazia come si è visto dal turismo alla meccatronica – è il rapporto con le regioni che hanno la formazione professionale come loro competenza esclusiva.
Gli Its potranno essere solo e soltanto Fondazioni composte almeno da un Istituto tecnico e professionale della provincia; una struttura formativa accreditata dalla Regione; un’impresa che usi tecnologie dell’area di riferimento dell’Its; un dipartimento universitario o – e questa è una novità – un ente di ricerca pubblico o privato operante nell’area tecnologica di riferimento. Dovranno contribuire al patrimonio dell’Its e avere un’esperienza nel campo dell’innovazione.
Le regole nazionali
Un ruolo fondamentale è del ministero dell’Istruzione che dovrà controllare gli statuti, l’accreditamento nazionale, che può essere revocato se per tre anni almeno il 50 per cento dei corsi non rispetterà i requisiti minimi. Ma una novità fondamentale per gli studenti è che gli Its avranno due articolazioni: corsi di due anni (quattro semestri) e di tre anni (sei semestri).
Questi ultimi – con almeno 3 mila ore di formazione – corrispondono «al sesto livello del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, che è quello delle lauree triennali. Un’altra novità è prevista per il passaggio tra i percorsi delle Its academy e i percorsi di laurea professionalizzante.
I fondi
Ricordiamo che il governo Draghi tramite il Pnrr finanzierà con ulteriori 1.500 milioni nei prossimi 5 anni gli Its, che adesso si chiameranno Its Accademy».